sabato 4 dicembre 2010

PALLONE - Prima del Barça, l'Ajax

Il gioco, suggerisce Gigi Garanzini a Radio24, sarebbe quello di trovare altre partite della storia del calcio che hanno presentato la stessa qualità di quella vista, ammirata, assaporata lunedì sera al Camp Nou. Ognuno ricorda la sua partita e dalla memoria calcistica di ognuno ne saltano fuori tante, tantissime. Ma a scremarle con giudizio ne rimangono ben poche. E forse le solite. Si cita il 6 a 3 inflitto dall'Ungheria di Puskas e Hidegkuti all'Inghilterra in quel di Wembley, il 5 a 2 del Brasile nella finale mondiale del '58 contro i padroni di casa svedesi, il 5 a 0 del Milan di Sacchi al Real Madrid (ancora!) nella semifinale di Coppa Campioni '89 e una partita che in pochi ricordano: il 4 a 0 che l'Ajax di Cruijff inflisse al Bayern Monaco nell'andata dei quarti di finale di Coppa Campioni del 1973. Il Bayern, che schierava tra le sua fila Beckenbauer, Maier, Muller, Breitner resse a fatica un tempo d'innanzi alla squadra più forte dell'epoca. I lancieri, bicampioni d'europa e futuri vincitori anche di quella edizione della coppa, stordirono letteralmente i bavaresi con un pressing incessante e lucido a ridosso dell'area avversaria. Il palleggio tecnico e rapido fece girare a vuoto i mediani teutonici, le continue sovrapposizioni sfiancarono la retroguardia, gli stop and go addormentarono e accesero la partita a seconda delle convenienze. Nella ripresa la doppietta di Haan diede inizio al crollo, le reti di Muhren e di Cruijff lo impressero negli annali.
Il calcio totale olandese era al suo apice e quella sera suonò la sua musica migliore. Durò un'altra stagione, fino alla finale persa nel Mondiale tedesco 1974 contro i padroni di casa. di Gianni Trevi

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